Black Med è una piattaforma in corso avviata da Invernomuto dal 2018. Il Mar Mediterraneo, un tempo inteso come entità fluida che favorisce la formazione di reti e scambi, è oggi lo scenario di una crisi umanitaria e di un’accesa disputa geopolitica. Black Med mira a intercettare le traiettorie che i suoni tracciano passando attraverso quest’area proteiforme, poiché le rotte migratorie lasciano scie sonore che, nelle parole di Iain Chambers, “resistono alla rappresentazione e propongono un’economia affettiva [che è] intrinsecamente diasporica”.
Il cuore del progetto è un algoritmo in grado di giocare con le tracce e di trasmettere un flusso infinito. L’archivio è composto da musiche e suoni selezionati da Invernomuto e da una rete di collaboratori che sono stati invitati in diverse fasi fin dall’inizio del progetto. Inoltre, il sistema è aperto e chiunque può caricarvi nuovi suoni: l’obiettivo è quello di avere un archivio in crescita, un magma Black Med, che si evolve costantemente.
Qui il loro sito: https://blackmed.invernomuto.info/
RAM radioartemobile & MPDS hanno registrato 4 blocchi di flusso musicale, rispettando la caratteristica principale di questo progetto: aleatorietà della successione di brani, l’idea di flusso infinito appunto, e il gioco della casualità e dell’algoritmo.